La variabilità del fiorume e l’incertezza riguardo alle caratteristiche di ciascun lotto, ne ha frenato in passato l’utilizzo tanto che in alcuni manuali si individua l’impossibilità di effettuare test specifici, come un limite nell'utilizzo di questo tipo di miscuglio di sementi.
In realtà la caratterizzazione del fiorume può essere effettuata adattando le procedure standard già messe a punto dall’International Seed Testing Association (ISTA) per le sementi in purezza, in modo da ottenere definire in modo oggettivo i parametri fondamentali prima di procedere alla vendita e/o alla semina del miscuglio. È questo quello che stato fatto dai ricercatori del Centro Flora Autoctona della Lombardia (CFA), che hanno approntato un metodo speditivo di caratterizzazione del fiorume che consente tra l’altro di compilare un’etichetta descrittiva utile ai fini della commercializzazione. La procedura prevede innanzitutto l’acquisizione dei campioni, un processo standardizzato che permette di ottenere repliche significative e rappresentative dell’intero lotto. Il prelievo manuale di campioni è il metodo più adatto per le sementi molto eterogenee, con scelta casuale o sistematica dei contenitori o dei sacchi da cui acquisire i sub-campioni. Particolare attenzione viene posta nel prelevare il miscuglio sia dalla parte superiore che da quelle centrale ed inferiore dei contenitori, per ovviare alla naturale tendenza alla sedimentazione delle varie componenti del miscuglio. La validità dei risultati della caratterizzazione dipende in modo determinante dalla cura posta nella fase di campionamento. I parametri scelti dal CFA per caratterizzare il fiorume sono sostanzialmente tre:
In alcuni casi può essere necessario anche definire la composizione specifica del fiorume, ma questo dato non è richiesto dalla normativa vigente per l'etichettatura dei lotti di semi.
A parità di condizioni, maggiori sono la purezza, il contenuto in semi, il numero di specie presenti ed il tasso di germinazione, più elevato è anche il valore commerciale del fiorume stesso, visto che la sua destinazione finale è proprio la semina. La conoscenza dei parametri sopra descritti è quindi fondamentale per tutelare i diritti di produttori e acquirenti, per definire il prezzo del fiorume e per impostarne il corretto utilizzo nelle successive fasi di semina. Al fiorume caratterizzato secondo le procedure CFA è applicabile il marchio registrato FLORA AUTOCTONA®. |