L’impiego di fiorume permette di contenere specie esotiche invasive
Nella Pianura Padana, ma anche nei fondovalle prealpini e alpini, le aree con suolo nudo, localizzate in aree di cantiere, margini stradali, campi abbandonati e aree ruderali in genere, sono spesso invase da specie esotiche dannose sia per l’ambiente che per la salute pubblica. Tra queste, particolari problemi vengono causati dalla ben nota Ambrosia artemisiifolia, specie fortemente allergenica, inserita nella Lista Nera delle specie alloctone vegetali oggetto di monitoraggio, contenimento o eradicazione ai sensi della LR10/2008. Dal punto di vista ecologico, l’ambrosia è una specie colonizzatrice e si diffonde facilmente in situazioni degradate, con suolo nudo, creando una dominanza che non consente in tempi brevi lo sviluppo di una vegetazione erbacea adeguata. È in grado di produrre un’elevata quantità di semi capaci di persistere nel terreno per molti anni. Per queste ragioni, movimenti di terra anche in luoghi dove l’ambrosia è apparentemente assente, possono ricreare le condizioni ideali per la germinazione dei semi presenti nel suolo, dando origine a nuove popolazioni. Per contenere la diffusione di ambrosia e limitare la produzione del suo polline allergenico, oltre agli sfalci estivi prima della fioritura, si consiglia di limitare i suoli nudi, provvedendo al loro repentino inerbimento. A questo proposito alcuni recenti studi hanno dimostrato il valore della semina di autoctone su suoli nudi con la specifica finalità del contenimento di ambrosia. Tra questi, Gentili et al. (2015) hanno mostrato come miscugli di sementi di prato sotto forma di fiorume o miscugli commerciali selezionati siano efficaci nella soppressione di questa specie nel primo anno dalla semina all’interno di cave dismesse; gli autori citati sostengono anche che il fiorume dovrebbe essere in questo caso preferito in quanto costituito per definizione da specie di provenienza locale. Ulteriori ricerche effettuate dal Centro Flora Autoctona della Lombardia (CFA), hanno mostrato l’efficacia della semina autunnale di fiorume nel controllo di ambrosia nell’alta pianura lombarda, con risultati significativamente migliori rispetto, ad esempio, a semine con erba medica. |