Oltre ad assicurare l’insediamento di un popolamento vegetale coerente con quello presente nell’area di impiego e nel rispetto della biodiversità, queste miscele sono utili anche per contrastare la diffusione di specie esotiche, spesso aggressive, che si sostituiscono a quelle autoctone, naturalmente presenti in natura.
Al contrario le specie autoctone, pur richiedendo particolari accorgimenti di coltivazione che talora comportano maggiori costi, fruttificano, producono semi e germinano scalarmente, e possono quindi affrontare condizioni climatiche avverse, fenomeni di disturbo più o meno marcato, predazione etc. Le specie autoctone sono infatti geneticamente più complesse e meglio adattate all’ambiente naturale, e possono garantire sul lungo termine una copertura persistente e in armonia con il paesaggio circostante. |