La composizione specifica del fiorume
Molto spesso gli acquirenti o gli utilizzatori finali del fiorume sono interessati a conoscere la composizione specifica del fiorume, ovvero l’identificazione tassonomica di tutti i semi presenti con indicazione della specie di appartenenza. Questo parametro non è in realtà richiesto da nessuna normativa vigente, anzi, la Direttiva 2010/60/UE, e il D.Lgs. n. 148/2012 che la recepisce in Italia, prevedono solo l’indicazione dell’elenco delle specie presenti nel prato donatore in cui è stato raccolto il fiorume. La definizione della composizione specifica del fiorume è infatti un parametro molto laborioso, sia per l’attività di estrazione dal campione dei semi delle singole specie, sia per il loro riconoscimento. Per quest’ultima fase è possibile utilizzare database pubblici, collezioni di semi e archivi fotografici disponibili anche online. Per obiettivi di studio e ricerca, è possibile effettuare un prelievo manuale di piccoli campioni dei semi maturi presenti nel prato donatore al momento della raccolta del fiorume, per poi costruire una collezione di confronto per quel prato in quel dato momento. Questo è particolarmente utile quando si vuole esaminare ad esempio l’efficacia di una macchina spazzolatrice di nuova acquisizione, o ancor meglio di un prototipo: in questo modo oltre ai dati di resa, è possibile misurare con notevole accuratezza anche la capacità della macchina di lavorare efficacemente con le varie tipologie di semi.
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